![Pubblico Lecce-Brescia 2019](https://www.dp24.it/wp-content/uploads/2019/04/pubblico-lecce-brescia-2019.jpg)
La curva del Lecce © DP24
Con il grande ritorno di una piazza storica come il Lecce, di nuovo nella massima serie solamente un anno dopo la promozione in B dalla Lega Pro, torna ad esserci finalmente un po’ di Puglia nella nuova Serie A. Una doppia promozione, quella dei salentini, che rappresenta un’impresa veramente straordinaria, che diverrebbe ancora più spettacolare con la permanenza dei giallorossi in Serie A al termine di questa stagione: sarebbe davvero la classica ciliegina sulla torta.
Il Lecce ha riassaporato le splendide emozioni della Serie A ben sette anni dopo l’ultima stagione ad alti livelli. Il “Via del Mare”, rimodernato e finalmente di nuovo pieno dopo tanti anni di purgatorio, trascinerà sicuramente gli uomini di mister Fabio Liverani, che si troveranno di fronte a qualcosa come trentamila anime salentine che canteranno il loro amore per i colori giallorossi. È chiaro che la lotta per la salvezza si preannuncia particolarmente complicata, soprattutto perché ci saranno diverse squadre che, con le unghie e con i denti, proveranno a rimanere nella massima serie.
I giallorossi non potranno assolutamente dimenticare il percorso fatto per raggiungere questo traguardo: sette anni di sofferenza: nel 2012 la retrocessione prima in Serie B, quella sul campo, e poi ancora più indietro finendo in Lega Pro per colpa della combine legata al derby con il Bari. Dal 2018 ad oggi, invece, sono state due le promozioni consecutive: prima quella dalla C alla B e poi quella che ha portato i giallorossi fino in Serie A. Impresa, quella di Fabio Liverani, molto simile a quella di un altro allenatore che ha fatto la storia del Lecce: Gianpiero Ventura.
Sono ben poche le squadre che sono riuscite a completare la doppia promozione: basti pensare che, nel corso degli ultimi nove anni, erano state in grado di farlo solamente Benevento, Spal, Cesena, Novara e Frosinone. Anche Ventura era riuscito nell’impresa tra il 1995 e il 1997: un biennio in cui la squadra salentina è stata davvero trascinata da una delle coppie-gol che tutti i tifosi si ricordano, ovvero Francioso e Palmieri.
Ad ogni modo, Liverani, ex giocatore del Perugia di Serse Cosmi, è riuscito a trasmettere una propria impronta importante alla squadra. Infatti, è stato in grado di inculcare nei ragazzi un carattere notevolmente marcato, in grado di garantire, l’anno sorso, diversi risultati di spessore soprattutto nei big match. Vittorie che sono arrivate grazie al lavoro sul campo e nella testa dei giocatori, sempre più preparanti mentalmente ad affrontare le sfide decisive. Un aspetto, quello psicologico, sempre più importante in ogni disciplina sportiva, dal poker, dove giovani giocatori riescono a vincere senza avere la mano più forte, fino al tennis, passando per il basket e lo stesso calcio. Nel tennis, ad esempio, i giocatori studiano la psicologia dell’avversario dai suoi movimenti nel campo di gioco, nel poker i principianti devono imparare come possono vincere anche senza avere il punteggio più alto.
Bisogna riconoscere, però, anche i grandi meriti del presidente, l’avvocato Sticchi Damiani che, a partire dal mese di novembre del 2015, ha preso in mano la società giallorossa, in compagnia di un gruppo di imprenditori. Ebbene, da quel momento in avanti, il Lecce ha collezionato solo ed esclusivamente risultati da podio. Infatti, nel primo anno della sua gestione è arrivato il terzo posto in Serie C, nell’anno successivo è giunto in seconda posizione e, infine, ecco la doppia promozione che ha fatto emozionare un po’ tutti gli appassionati di calcio leccesi.
![Curva Bari San Nicola](https://www.dp24.it/wp-content/uploads/2018/11/curva-bari-san-nicola.jpg)
Tifosi del Bari sugli spalti © Misanthropic One
Da una squadra pugliese che ha ottenuto finalmente la massima serie e che aspetta di ottenere i primi tre punti della stagione, eccone un’altra il cui obiettivo è quello di fare il grande passo, ma dalla Serie C, conquistando la serie cadetta. Stiamo parlando del Bari, il cui mercato estivo è stato veramente da grande squadra, anzi da una compagine che punta alla promozione diretta. E i tifosi sono tornati a riassaporare quantomeno un pochino dell’entusiasmo che manca da troppo tempo a queste latitudini. L’obiettivo primario del presidente De Laurentiis è chiaramente quello di far scattare nuovamente la scintilla tra la squadra e la tifoseria.
La rincorsa riparte: il Bari, dopo aver conquistato il campionato di Serie D, adesso punta dritta alla Serie B. Basta dare un’occhiata alla lista dei nuovi acquisti per capire come la volontà della compagine pugliese sia quella di fare il secondo salto di categoria consecutivo in due anni. Non si comprano giocatori come Antenucci e Costa senza avere intenzione di raggiungere la Serie B. Scendere addirittura di due categorie, dalla Spal, che milita in Serie A, fino al Bari è un passo davvero importante. È la testimonianza perfetta, quindi, di come la dirigenza del Bari stia portando avanti un progetto davvero di grande spessore.
I galletti hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per tirarsi fuori dall’incubo in cui erano stati catapultati. Particolarmente importante è stata la decisione del sindaco Antonio De Caro che, all’epoca, tra le varie offerte, aveva dato fiducia alla famiglia De Laurentiis, ritenendola quella maggiormente credibile e affidabile per iniziare un nuovo e importante progetto sportivo.
Come tutti ben sanno, vincere non è di certo facile, a maggior ragione nelle serie inferiori, dove sostanzialmente il livello è simile ed è più difficile fare la differenza. Eppure la cavalcata del Bari dalla D alla C è stata impressionante, creando un distacco importante con tutte le altre avversarie. Il fatto di avere dalla propria parte giocatori della classe di Valerio Di Cesare e di Franco Brienza è stato indubbiamente un altro enorme vantaggio, dal momento che si possono considerare alla stregua di veri e propri lussi per la categoria.
Per una società che si sta dimostrando estremamente ambiziosa, però, è chiaro che le difficoltà sono dietro l’angolo. La Serie C non è un campionato così scontato come può sembrare all’apparenza e, di conseguenza, si dovrà fare sfoggio di tutta la compattezza possibile, a livello societario, per proteggere la squadra anche in caso di alcuni passi falsi che potrebbero verificarsi, visto che le avversarie daranno il 101% ogni volta che affronteranno in campo i galletti.