In merito alle vicende della Vigor Trani, che vedrebbero la società in mano al patron del Molfetta, Mauro Lanza, parla Alberto Altieri, vicepresidente dimissionario del sodalizio biancazzurro.
Questa la nota a sua firma diffusa nella serata di ieri:
In riferimento alla situazione della cessione societaria e stante una situazione poco chiara, preciso quanto segue: il sottoscritto non ha ne ora ne mai parlato o intrattenuto rapporti con persone interessate a rilevare il Trani calcio. Se si sono gestite trattative lo si è fatto senza la mia presenza. Pur conscio delle reali difficoltà, giudico estremamente e chiaramente tardivo un intervento odierno per salvare il Trani calcio in quanto già dal lontano febbraio u.s. ho indicato alla città e al sindaco la grave situazione societaria in cui era precipitata la squadra cittadina, presentando le mie dimissioni.
Nonostante tutto ho contribuito in maniera fattiva a portare a termine la stagione, pur con tante difficoltà affiancando la società per non disperdere l’eccezionale lavoro svolto sin dall’acquisizione. Ho ribadito ed indicato anche dopo la finale di Firenze quale poteva essere la strada per rilanciare il progetto nei famosi tre punti salienti: allargamento base societaria, impianto fari e progetto di medio lungo che avrebbe consentito anche la crescita societaria.
Nessuno dei tre punti sopra si sono concretizzati e nessuno si è reso disponibile a rilevare il titolo sportivo. Ancora domenica 3 giugno ho pubblicamente dichiarato: “Sento il dovere di dire che sino a mercoledì si può ancora intervenire. Trani ha il diritto di avere la sua squadra di calcio”.
Anche in questo caso nessuno si è mosso, non conosco quali accordi siano stati presi con la/le persona interessate a proseguire il solco da noi segnato, ma non ho nessuna intenzione di rimanere da solo a gestire la Vigor Trani. Detto ciò ho delegato il sindaco Bottaro a gestire in prima persona la situazione che evidentemente e certamente non poteva rappresentare una priorità e/o che evidentemente non ha incontrato il favore e l’interesse dell’imprenditoria locale, anche alla luce degli ultimissimi accadimenti.
Ribadisco che si poteva fare tutto, ma bisognava agire nei tempi giusti per poter onorare tutti gli impegni assunti e dimostrare che il buon calcio si può fare anche a Trani. Tutti sapevano degli imminenti impegni della società che sino a questo momento non si sono palesate concretamente come la situazione richiedeva. Io ho la coscienza a posto avendo fatto l’impossibile, anche stamattina ero in comune per cercare soluzioni, ora tocca ad altri. Il mio impegno col Trani calcio finisce qui, al di là di cosa è stato concordato con i nuovi acquirenti, oggi firmerò le mie dimissioni da ogni carica societaria. Si è chiuso come peggio non si poteva.
Questa è l’immagine che porterò dentro di me per sempre, forza Trani sempre e comunque.