(di Vincenzo Nannavecchia)
La redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa settimana Pasquale De Candia, tecnico del Manfredonia neo promossa in Serie D dopo cinque anni di assenza. Grande conoscitore del calcio dilettantistico pugliese, il mister lo scorso anno aveva già raggiunto un importante traguardo sportivo con la salvezza del Nardò nella quarta serie nazionale. In estate poi la svolta: chiamato dalla dirigenza del Manfredonia ha deciso di scendere in Eccellenza e di mettersi in gioco convinto dall’ambizioso progetto.
Cosa si prova ad essere stato l’artefice della vittoria del campionato e del ritorno del Manfredonia in Serie D?
Non mi sento assolutamente l’artefice della vittoria, bensì uno del gruppo che ha contribuito a questa bella risalita del Manfredonia nella quarta serie nazionale. In ogni caso la soddisfazione, è innegabile, è tanta, considerando anche tutte le difficoltà che abbiamo incontrato.
Cosa ne pensa del format del campionato di Eccellenza diviso in due gironi che non dà la certezza matematica della promozione?
È un format nato per necessità ora cessate e, come già annunciato dal comitato regionale, sarà abolito per un ritorno al girone unico tanto bello e imprevedibile del passato.
Quali sono le prospettive future del Manfredonia?
Oggi è prematuro parlare delle prospettive del Manfredonia. Vanno prima risolte le problematiche relative al “Miramare”, perché ritengo impossibile affrontare in Serie D una stagione come quella trascorsa.
A chi vuole dedicare questa vittoria finale?
In primis a me stesso e allo stesso tempo alla mia famiglia che mi sostiene sempre, ovunque e dovunque. E poi al presidente, che ha profuso tanto impegno, come già fatto in passato, e che stavolta finalmente ha raccolto i frutti.
Un messaggio che vuole lanciare ai tifosi?
Intanto voglio ringraziarli per il calore, il sostegno e la vicinanza che ci hanno mostrato tutte le volte che si è presentata l’occasione. A loro chiedo di continuare a sostenere la squadra della loro città in modo corretto e incessante come hanno fatto quest’anno.