(di Annachiara Elia)
L’adrenalina e la passione sono le forze motrici del calcio. La voglia di lottare è tanta negli undici metri, soprattutto quando si è prospettati verso la partita di Coppa Italia Eccellenza, quel ritorno dei quarti di finale in un piccolo paesino siciliano dove l’UG Manduria è approdata per un unico obiettivo: superare il turno e vincere, arrivando dalla strada secondaria in Serie D.
Determinazione e sangue freddo, quello che ci è voluto proprio ieri nel secondo tempo della partita quando, a causa di un contrasto, il 10 brindisino Christian Quarta viene atterrato con un duro colpo alla testa. I cori delle belle tifoserie hanno lasciato il posto a circa quindici minuti di sgomento, paura, lacrime e silenzi assordanti in quel di Paternò, in attesa di vedere il compagno sveglio fino all’arrivo dei sanitari e dell’ambulanza. Ed è proprio in quel frangente che l’esperienza, la conoscenza della materia e la prontezza di riflessi dell’ex capitano tarantino Max Marsili hanno permesso al forte Christian Quarta di riprendersi prima di essere trasportato al nosocomio siciliano. Poteva esserci chiunque in mezzo a quel campo e ci si poteva trovare impreparati, ma questo non è accaduto grazie alla sua esperienza.
L’importanza dello sport e dell’unione è soprattutto questa, così come la consapevolezza che la gestione delle emozioni e la conoscenza delle manovre possono salvare delle vite in situazioni imprevedibili, così come successo ieri davanti ad una numerosa cornice di pubblico.
Che sia una vera e propria sensibilizzazione, anche in qualità di responsabile apicale del servizio sport della cittadina natia di Quarta, verso gli organi sportivi e federali ad una conoscenza delle tecniche di primo soccorso che possono come in questo caso essere vitali.
Grazie Massimiliano Marsili e buona ripresa Christian Quarta.