Nel silenzio imposto dalle porte chiuse dello stadio “Antonio Bianco“, Gallipoli Football 1909 e SSD Brindisi si sono giocate il primo big-match della loro stagione. La gara è stata fortemente condizionata dal gran caldo registrato quest’oggi in riva allo Ionio, ma ha saputo offrire sprazzi di grande calcio.
PRIMO TEMPO – L’inerzia iniziale è tutta a favore degli ospiti, sempre pericolosi con Pignataro e Antenucci, ma non porta a risultati concreti. È però il Gallipoli ad avere le occasioni più pericolose nella prima frazione di gioco: Richella al settimo e Carrozza al ventisettesimo colpiscono il palo, cominciando a far credere ai pochi presenti che sarà una domenica stregata per il Gallo. Le cose cambiano dopo il time out fischiato dall’arbitro a causa dell’afa: Pignataro calcia una punizione dalla distanza che il portiere del Gallipoli, Passaseo, respinge ma non blocca, dando l’occasione a Iannicello di depositare il pallone in rete. Il giocatore brindisino manda clamorosamente il pallone alto e per il Gallipoli si riaccende la speranza di poter ottenere un risultato positivo.
SECONDO TEMPO – Dopo l’intervallo, gli uomini di Luperto appaiono più convinti e cominciano a macinare gioco, soprattutto grazie a Carrozza che da solo tiene col fiato sospeso l’intera difesa del Brindisi. Il risultato di questo ottimo inizio è una punizione dal limite al dodicesimo che sempre Carrozza si procura e decide di calciare. Il capitano del Gallipoli fa passare il pallone accanto alla barriera e, calciando sul palo del portiere, lo supera con uno splendido tiro a giro che si insacca nel sette: 1-0 per i padroni di casa e Brindisi che subisce il contraccolpo psicologico lasciando campo ai giallorossi. Gli uomini di Rufini trascorrono i minuti a metà del secondo tempo in bambola e consentono a Carrozza di intercettare un fraseggio difensivo. Il numero 9 del Gallipoli è veloce nel fiondarsi sul pallone vagante e preciso nel servire d’esterno Richella che si incunea in area di rigore, salta il portiere rientrando sul sinistro e viene atterrato: rigore. Lo stesso Richella si incarica della battuta ma calcia sulla traversa. Potrebbe essere l’episodio della svolta per il Brindisi, che invece non riesce a re-indirizzare l’incontro su binari più favorevoli, e anzi al trentaquattresimo vede espellere Pignataro per frasi ingiuriose al direttore di gara che in precedenza gli aveva mostrato il giallo per un fallo a centrocampo. Da qui la partita si scalda e tra interruzioni e la consueta girandola di cambi si scivola velocemente nei sette minuti di recupero assegnati dall’arbitro. Il Brindisi attacca a testa bassa e sfruttando la velocità di Procida e qualche punizione dalla trequarti, riesce a mettere dei cross interessanti nel mezzo che però vengono puntualmente respinti dalla difesa del Gallipoli. L’ultimo brivido dell’incontro, in un “Bianco” baciato dal sole, è un contropiede dei padroni di casa che smarca Martena davanti al portiere. Il giallorosso prova a saltare l’estremo difensore brindisino che però gli sporca il pallone quel tanto che basta per mandarlo in angolo e permettere all’arbitro di fischiare tre volte.