(di Vincenzo Nannavecchia)
L’intervista della redazione di DilettantiPuglia24 a mister Nicola Biancofiore. Profondo conoscitore dei campionati dilettantistici pugliesi, lo scorso anno è stato in Prima Categoria con il Noicattaro. Quest’anno ha invece deciso di voltare pagina e allenare il settore giovanile del Footballite Adelfia. Una grande scommessa la sua, e fino a questo momento i risultati con i baby campioni del domani sono tutti a sui favore.
Cosa l’ha spinta, dopo tanti anni passati ad allenare nei campionati dei grandi, ad intraprendere questa nuova avventura nel settore giovanile?
In estate ho avuto un contatto con la società, che pian piano è stato sempre più insistente, così mi sono reso conto che forse era la decisione giusta, anche perché le ultime stagioni nei dilettanti sono state deludenti, sia come programmi che per l’organizzazione.
È entusiasmante lavorare per i giovani talenti calcistici del domani?
È una bella esperienza. Mi rendo conto settimana dopo settimana che i giovani che hanno voglia e vogliono intraprendere questo sport seriamente migliorano sempre di più, ed è questo che mi spinge a mettere a disposizione di questi ragazzi la mia esperienza.
Quanto è indispensabile per le società calcistiche a tutti i livelli avere a disposizione un buon settore giovanile da cui attingere per ottenere risultati prestigiosi a medio e lungo termine senza stravolgere i bilanci?
Se una società vuole veramente ottimizzare i costi è più conveniente tenere un settore giovanile serio dal quale si possa attingere per inserire giovani in prima squadra, questa è la strada da intraprendere. Anche se sono poche le società che lo fanno. Continuare a vedere società che falliscono per costi eccessivi, per spese inutili che danneggiano economicamente la società, è una tristezza.
Da esperto allenatore, dando uno sguardo al torneo di Prima Categoria girone B, quale le sembra il grado di difficoltà?
Il girone B storicamente è un campionato molto agonistico, con un alto livello di fisicità. Però mi rendo conto che ultimamente è aumentato anche il livello tecnico, ci sono squadre con giocatori di spessore, che vogliono vincere il campionato giocando a calcio, e questo è importante. Quest’anno poi mi sembra particolarmente difficile, immagino che tutto si deciderà, come spesso è accaduto, nelle ultime cinque o sei giornate di campionato, sia per quanto riguarda la salvezza che la vittoria del campionato, playoff compresi.
Un messaggio che vuole lanciare a tutti i giovani calciatori del domani ed ai loro genitori?
Il messaggio che io voglio lanciare è questo qui ed è semplice i genitori facesse i genitori e se possono quando i figli giocano loro si facesse un giro… anche se è difficile sono 40 anni che si prova a fare questo discorso ma poi alla fine è difficile quando un genitore va sugli spalti deve per forza parlare deve per forza consigliare secondo i propri concetti calcistici quindi questa è una piaga che difficilmente si potrà eliminare Invece per quanto riguarda i giovani calciatori dico di intraprendere questo sport con serietà, voglia affinché si possano ottenere dei buoni risultati a livello personale, tempo dirà realmente Qual è la situazione da intraprendere, ma fare questo sport al massimo delle proprie potenzialità fisiche e mentali.