
Giovanni Monna © Pasquale Valente
(di Vincenzo Nannavecchia)
Terzo appuntamento del ciclo di brevi interviste realizzato in esclusiva per i lettori di DilettantiPuglia24 durante questo periodo di forzato stop delle attività sportive. Ai nostri microfoni oggi il tecnico del San Vito Giovanni Monna.
Mister, come state vivendo questa situazione in squadra e in società?
Dal punto di vista sociale, sicuramente non bene. Dal punto di vista calcistico, diciamo invece che bisogna fare di necessità virtù, avere pazienza che tutto passi per poi ricominciare. Certo, in tutte e due le situazioni c’è un cambiamento radicale delle abitudini. Comunque con i ragazzi ci sentiamo spesso, cercando di pensare in positivo e che comunque è un momento difficile che si può superare tutti e insieme ricominciare.
Il campionato arriverà alla fine? Quale il futuro della stagione in corso?
Non credo che si possa riprendere, la situazione ambientale è molto difficile. Sicuramente il futuro di questo campionato saprà stabilirlo la federazione cercando soluzioni adeguate, visto che mancavano ancora sette giornate e poteva accadere di tutto sia in vetta per i playoff, così come in coda per i playout.
Alla ripresa dello stesso ci troveremo di fronte a un nuovo campionato? Quanto è importante farsi trovare pronti alla ripresa?
Come ho risposto prima, non penso si riprenderà questo campionato. Se ciò dovesse accadere sarebbe simile ad un torneo dei bar che si svolgono durante l’estate, visto che gli allenamenti sia di gruppo che individuali non si possono svolgere e quindi non avrebbe senso fare le cose giusto per dare un verdetto. Ci saranno sicuramente soluzioni più idonee.
Che bilancio e prospettive si possono tracciare di questa stagione agonistica?
Mah, per quanto riguarda la mia squadra il bilancio è 50% negativo perché con una maggiore convinzione e concretezza avremmo sicuramente una classifica più consona alle nostre qualità cioè medio alta e 50% positivo, perché nel momento più difficile quello qualità sono venute fuori e abbiamo ottenuto nelle ultime ottime risultati. In genere il campionato è stato di qualità, con squadre ben allestite. Il fatto lo dimostra che nulla ancora è stato deciso a livello di classifica. Ovviamente la stessa lo dimostra.
Che cosa l’ha convinta a sposare per il terzo anno consecutivo la causa San Vito?
Sicuramente il presidente, persona carismatica rispettosa dei ruoli che ama il calcio come fonte di vita e passione pura. Per i dirigenti persone educate e competenti. Il gruppo storico di calciatori che giocano per i colori e per la bella maglia. Poi anche per tutta la comunità sanvitese, che non fa mancare il proprio sostegno soprattutto nei momenti difficili. Penso che tutto questo è il massimo che un allenatore possa aspirare quando allena una squadra.
Secondo lei in questa stagione per voi così travagliata anche dal punto di vista logistico, quante possibilità ci sarebbero per il San Vito di centrare l’obiettivo della permanenza in Prima Categoria?
Certamente dal punto di vista logistico è assurdo quello che abbiamo dovuto fare per sostenere gli allenamenti, se si possono chiamare tali, avendo a disposizione una porzione di campo molto piccola. Però conosco i miei calciatori da quattro anni e quindi come dico sempre che bisogna mettere il cuore oltre l’ostacolo, e loro è ormai da anni che lo fanno, quest’anno con molta più dedizione. Per tutto questo, e anche in virtù degli ultimi risultati ottenuti e delle prestazioni, penso che sicuramente anche quest’anno avremo raggiunto la salvezza senza disputare i playout.