(da Il Messaggero)
Caos maglie per gli arbitri. Non quelli di Serie A, che di divise con il nuovo sponsor ne hanno ricevute quattro e di colori diversi, ma per i poveri arbitri dilettanti, che ne hanno ricevuta soltanto una di colore giallo (la seconda devono acquistarsela a spese proprie…). Ed è proprio il giallo a creare un… giallo, dopo la richiesta fatta dall’Aia alle squadre dilettanti (dall’Eccellenza in giù) di non giocare con le maglie gialle. Richiesta arrivata l’1 ottobre, dopo che tutti i club avevano già acquistato i kit di gioco.
«E ora che facciamo, buttiamo tutto?» si interrogano i dirigenti, allarmati e imbufaliti per questa decisione, nata dalle proteste della Legea sull’uso delle vecchie divise che Nicchi aveva autorizzato nei casi in cui si verificava la sovrapposizione del colore tra la divisa dell’arbitro e quella delle squadre. «Ora le società dovranno avere una maglia arbitrale della Legea e metterla a disposizione dei direttori di gara in caso di necessità», la soluzione proposta dall’Aia. Apriti cielo: qui le proteste sono diventate vere e proprie sollevazioni con minacce di non giocare le partite nel weekend o di andare allo scontro con gli arbitri (che hanno la facoltà di non iniziare la gara). Il regolamento recita che le maglie di gioco non devono confondersi con quelle degli avversari e dei direttori di gara, che fino alla scorsa stagione (con lo sponsor Diadora) arrivavano al campo con le divise di due colori. Quest’anno, invece, la Legea ha dato una sola maglia agli arbitri dei campionati dilettanti creando un vero papocchio che, tra oggi e domani, potrebbe portare a qualche rinuncia sui campi di tutta Italia.
E pensare che per evitare questa brutta figura, bastava affrontare il problema a monte, scegliendo la classica divisa nera anziché gialla…