
Il Camp Nou di Barcellona © Alessio Patron
Il fenomeno delle squadre spagnole ha creato interesse in vari ambienti di appassionati di calcio, in specifico anche in Italia crescono gli appassionati delle vicende di due principesse del calcio iberico: il Barcellona ed il Real Madrid.
Se si scende nello specifico della Champions League è noto come i giochi per definire i destinatari di questa competizione siano condizionati dai grandi interessi economici in movimento, sia per i costi esorbitanti ma anche per i premi che sono sempre più sostanziosi e che permettono alle squadre in lizza, poi premiate, di accedere a campagne acquisti sempre più competitive. Nello specifico in questa edizione 2021/22 la Spagna è particolarmente quotata portando ben 5 squadre, anziché le classiche 4 come da regolamento UEFA; ma bisogna vedere i gironi cosa ci diranno in merito ai risultati che sono gli unici elementi a parlare per sancire quali siano gli equilibri di forza in vista della vittoria della Champions League. A parte il Milan contro l’Atletico Madrid e la Juventus contro il Chelsea l’interesse per le quote Champions League non è ancora ai massimi livelli, gli esperti si stanno attestando su di una situazione di attesa più che di sorpresa da risultati inaspettati. Entro settembre 2021 si dovrebbe assistere ad una maggiore definizione di risultati per comprendere se un eventuale duello Italia-Spagna, relativamente alle squadre più all’offensiva, possa verificarsi realmente. Le storia in precedenti edizioni ha dato ampi risultati alle spagnole titolate ma se analizziamo gli ultimissimi anni la vittoria in Champions non vede una squadra spagnola dal biennio 2015/16.
Ma qual è l’assetto delle due principali squadre iberiche? Diremmo a corrente alternata dato che il Barcellona riporta una doppia problematica: debitoria e di resa di gioco. La squadra di Ronald Koeman, una gloria olandese di grande forza fisica e capacità tecnica ai suoi tempi, è in crisi debitoria con una esposizione di più di un miliardo di euro che si somma alla perdita di talenti sul calcio mercato; il confronto con la sua diretta antagonista madrilena è, quindi, oggettivamente svantaggioso. In campo i risultati tardano ad arrivare ed anzi le ultime performance sono state magre, per non parlare del disastro contro il Bayern Monaco, con un 0-3 che in pochi avrebbero pensato di vedere.
La squadra di Florentino Perez, all’opposto, può avvalersi di due fuori classe come ‘Mbappè ed Haaland, frutto di una gestione economica oculata e vincente, con un buon risultato strappato all’Inter a San Siro, altra squadra in crisi di identità nella sessione di Champions che l’ha riguardata. Relativamente al Real Madrid non si può negare che i numeri ci siano per insidiare i vertici della classifica di Champions League e tornare ad un risultato in linea con le sue aspettative e la sua storia, per stessa ammissione dei suoi avversari.