(di Danilo Sandalo)
Mentre l’estate salentina tarda a finire, i campionati dilettantistici pugliesi sono entrati oramai nel vivo e già si possono tracciare le prime ipotesi su quali saranno le protagoniste che ci accompagneranno nel corso dell’anno. Fra queste vi è sicuramente l’Atletico Racale, matricola terribile nel girone B del campionato di Promozione pugliese che attualmente occupa la terza posizione in classifica alle spalle dell’Uggiano e della favorita Brindisi.
Tra le fila di mister Corallo figura Matteo Errico giovane under classe 1998 proveniente dal Gallipoli e gallipolino doc, che ricopre il ruolo di esterno sinistro nello scacchiere racalino. Come tutti i gallipolini anche Matteo oltre a vivere visceralmente il rapporto con la propria città, dove afferma di “aver lasciato il cuore”, vive allo stesso modo il rapporto con il calcio giocato, tant’è che la sua storia d’amore con questo sport inizia all’età di soli quattro anni senza mai interrompersi finora. Cresce calcisticamente nel Montefiore Gallipoli e nell’Evergreen Gallipoli, dove ha disputato tutte le trafile delle giovanili fino al passaggio al Gallipoli, nel 2015, con il quale disputa il campionato Juniores e si aggrega alla prima squadra.
La scorsa estate la voglia di giocare e potersi misurare con altre realtà è stata più forte dell’attesa del momento propizio e pertanto ha chiesto alla dirigenza ionica di essere ceduto accasandosi a Racale che definisce “un posto tranquillo dove poter crescere e fare bene” con una squadra che a suo parere riuscirà a “togliersi diverse soddisfazioni”.
Dopo un buon avvio di campionato in cui ha vestito costantemente la maglia da titolare, purtroppo durante la partita di Coppa contro l’Ugento ha subito un infortunio, la cui diagnosi parla di una lesione al collaterale del ginocchio destro che lo ha costretto a rimanere fermo ai box nell’ultimo mese, con rientro previsto per i primi di novembre.
In quest’intervista, in esclusiva per DilettantiPuglia24, Matteo Errico ci parla dei sui suoi sogni, delle sue passioni, dei modelli a cui si ispira e che lo hanno guidato in quest’avventura, parlandoci anche della sua visione del gioco del calcio.
Vista la tua crescita calcistica in questi anni, c’è qualcuno in particolare che vorresti citare e/o ringraziare?
Un ringraziamento particolare va ai miei allenatori delle giovanili, ossia mister Enzo Giumentaro, Tommaso Fontanarosa, Rosario Gaetani e Andrea De Marco che sono stati molto importanti per la mia crescita.
A quale calciatore ti ispiri?
Mi ispiro a Reus del Borussia Dortmund e Neymar del Paris Saint Germain, perché come me giocano sull’ala sinistra e preferiscono accentrarsi, dribblare e tirare. Mi piace giocare in un attacco a tre che abbia una mentalità offensiva. Il mio schema ideale e preferito è il 4-3-3. A tal proposito, essendo uno che predilige il calcio offensivista, credo che il Barcellona con Neymar fosse la squadra perfetta.
Oltre al calcio cosa pensi di fare nella vita?
Per ora sto studiando Scienze Biologiche a Lecce, anche se il mio sogno sarebbe quello di fare il fisioterapista per poter rimanere nell’ambito sportivo-calcistico. Ad ogni modo il mio obiettivo è quello di laurearmi.
A Racale come ti stai trovando?
Mi hanno accolto benissimo e mi sto trovando molto bene. Il tifo non è accanito e la cosa è molto positiva perché riduce la pressione e ti permette di raggiungere buoni risultati, ciò non vuol dire che non venga seguito e che manchi l’incitamento. Inoltre il mister ci tiene molto a noi giovani ed è molto preparato. Ha instaurato un rapporto amichevole e nello stesso tempo professionale, rivolgendosi a tutti allo stesso modo.
Da dove nasce la tua passione per il calcio?
La passione è nata da sola, ma sono stato sempre seguito dalla mia famiglia e in particolar modo da mio padre che devo ringraziare particolarmente per essere stato sempre presente e vicino.
E il fatto di essere gallipolino credi abbia influito su questa passione?
Senza dubbio, perché i gallipolini ce l’hanno nel sangue il calcio.
Chi vincerà il campionato?
Il Brindisi senza dubbio. Ha una squadra superiore.
E voi?
Noi ci toglieremo diverse soddisfazioni potendo puntare anche ai playoff visti gli elementi di grande esperienza, nonostante siamo una matricola con l’obbligo di salvarci.
Se dovessi citare un calciatore della tua squadra e uno della categoria chi sceglieresti?
Della mia squadra sicuramente Pippo Ciurlia perché da subito si è saputo rivolgere a me con umiltà dandomi i consigli giusti. Della categoria Tedesco del Brindisi perché lo ricordo come giocatore del Gallipoli che andavo a vedere al “Bianco” e giocarci contro ora è motivo d’orgoglio per me.
A parte Matteo Errico, chi è l’altro giovane su cui punteresti?
Secondo me Giorgio Polo. Portiere dell’Ugento e mio ex compagno di squadra è molto forte, considerando il ruolo delicato che ricopre per l’età che ha. Inoltre in Coppa mi ha anche parato il rigore, quindi è sicuramente un ottimo portiere (ride, ndr).
Sicuri che Matteo Errico tornerà più forte di prima dando un contributo ancora maggiore alla causa dell’Atletico Racale gli auguriamo una pronta guarigione sulle note del grande Lucio Battisti “Come può uno scoglio arginare il mare”, certi che questi versi si addicano particolarmente a un gallipolino doc come lui che ha il mare dentro, e che nella vita così come in mare gli scogli e gli ostacoli vanno affrontati come si affronta un avversario: fintando e dribblando per poi proseguire verso il proprio obiettivo.